π΄π¬πͺπ΅: Bon Iver alla fine ha trovato pace. Ma Γ¨ davvero una buona notizia?
Come Forrest tra le montagne dello Utah.
skit Γ¨ una versione breve della newsletter.
Oggi parla di un buon disco che non vuole spaccare nulla, e che ci dice chiaramente anche altro.
Bon Iver ha trovato la sua pace.
Una buona notizia per lui, forse non per chi si era affezionato al suo caos.
SABLE, fABLE Γ¨ un disco spirituale, denso, ma senza troppi dogmi. Ha un animo quasi gospel, ma non invoca veramente Dio. Forse, lβamore per la vita.
Gli arrangiamenti sbirciano sornioni, tra soul, country e cori sospesi come polvere in controluce. Sembra uscire dagli altoparlanti di una chiesetta abbandonata da qualche parte nel Midwest, con dentro ancora qualcuno che intona un Β«amenΒ».β
Γ tutte le scene piΓΉ dolci e soleggiate di Forrest Gump, tra i campi dellβAlabama e i ricordi distesi e divertenti del lungo ritiro militare. Γ lβalbum da ascoltare per chi non sta piΓΉ cercando risposte, per chi ha imparato a stare bene con se stesso.β La quiete che sa di di accettazione.
E si sente: la scrittura Γ¨ piΓΉ lineare, meno ferita. PiΓΉ riconciliazione che rottura. E ok, non Γ¨ necessariamente un male, solo che di Justin Vernon ci eravamo abituati a una firma: ti soprendeva mentre ti spaccava il petto. Qui ci accompagna con gentilezza. Anche troppa.β E forse poco altro.
La produzione Γ¨ impeccabile, cristallina, al limite dellβipercontrollato. Scorre benissimo, raramente si sporca. Quando succede β soprattutto in alcune tappe centrali del film β ci si ricorda di quanto sapeva graffiare, di quanto poteva anche qui.β Se cercavamo i brividi di For Emma o i salti nel vuoto di 22, A Million, siamo abbastanza lontanucci.
SABLE, fABLE Γ¨ il passo successivo e forse inevitabile dopo i,i β che con 22, A Million condivideva deliri glitch che si vestivano di pop alternativo e idee mai banali, nemmeno al limite della parola stessa.
Γ il falΓ² di fine estate, quando celebri gli amici delle calde vacanze. Γ compattezza, coesione, Γ¨ piΓΉ in pace con tutto. Ma Γ¨ anche meno urgente.
Γ il racconto di un artista che forse ha smesso di rincorrere la meraviglia, o magari lβha semplicemente trasformata. Γ un adulto vestito di punto, al diciottesimo della figlia. Fiero, ma che alle dieci e mezza torna a letto, ancora prima del taglio della torta.
Γ il grido risoluto di qualcuno che ha smesso di correre, proprio come Forrest, tra le montagne sperdute nel deserto dello Utah.
Allβimprovviso.
bentornato - sperando che sia il primo ultimo disco di una lunga serie! stop.